Elogio dell'inconscio

 riflessioni psicoanalitiche..

dentro di noi abita un "Altro", uno sconosciuto. Questo "Altro" è escluso dal pensiero, estraneo all'identità, eppure ci abita. Se pensiamo a noi stessi, l'Altro che abita in noi viene sistematicamente escluso, salvaguardando in tal modo l'immagine ideale che abbiamo di noi stessi. Questo Altro è inconscio.. o meglio è l' "Inconscio". Contiene le parti più scabrose e divergenti rispetto a quell'immagine ideale che abbiamo di noi stessi, necessaria a soddisfare il nostro narcisismo. L'individuo e quindi la società escludono il soggetto poiché escludono ciò che appare estraneo ad essi. Si innesca un processo paranoico dove tutto ciò che ci è estraneo viene proiettato all'esterno. "La proiezione paranoica non tollera di fare i conti con lo straniero che abita in noi" scrive Massimo Recalcati in Elogio dell'inconscio (Mondadori). La psicoanalisi dunque impone e oppone un'etica dove l'introiezione e la soggettivazione si sostituiscono alla proiezione, interrompendo il pensiero paranoico che esteriorizza l'Altro che ci abita in un "Altro" maligno al di fuori di noi. La psicoanalisi spinge affinché il soggetto assuma la responsabilità di quelle parti del sé che vede nell'Altro come qualcosa di estraneo al sé. 


Lettura consigliata:
Elogio dell'inconscio - Dodici argomenti in difesa della psicoanalisi - di Massimo Recalcati - editore: Bruno Mondadori, 2007

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