ATTENZIONE: MESSAGGIO IMPORTANTE AGLI ORTORESSICI..


[ortoressia: (orthos -corretto- orexis -appetito-) termine che si riferisce ad una forma di attenzione estrema alle regole alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche, nello specifico alla ricerca ossessiva, rigida e abnorme di cibi sani, biologici, privi di conservanti o altre sostanze chimiche normalmente contenute nei cibi confezionati]


Cominciamo con una ovvia premessa: mangiare cibi sani e naturali, magari dell'orticello di nonno fa molto bene alla salute.. seguire una dieta equilibrata e un regime alimentare corretto rappresentano un fattore di protezione e prevenzione per molte patologie, soprattutto malattie vascolari e cardiache e dell'apparato digerente. Ciò premesso, qui si sta parlando di altro, stiamo parlando di un eccesso. Cosa nasconde davvero un atteggiamento di attenzione per il cibo sano portato all'estremo? La risposta è abbastanza scontata se posta ad uno psicoterapeuta: nasconde altro. Anzitutto i processi legati all'oralità e all'alimentazione si deformano spesso nell'essere umano sotto la spinta della psiche: dal più banale "stomaco chiuso" dopo una arrabbiatura, alla fame nervosa, ai casi ben più seri dell'anoressia e della bulimia. Ecco, questi due ultimi esempi ci offrono l'opportunità di sottolineare un fatto importante: l'eziologia dei disturbi della condotta alimentare non ha nulla a che fare con problematiche legate all'alimentazione, le cause da cui originano questi disordini risiedono sempre altrove, in un altrove di natura affettiva, in problematiche profonde di relazione, in dinamiche patologiche intrapsichiche e familiari, in processi identitari interrotti e incompiuti. Dunque quale è l'altrove che sostanzia una ortoressia? Per comprenderlo dobbiamo leggere questo atteggiamento come un modo superficiale per mentire all'Io e agli altri, una difesa di tipo ossessivo interpretabile nel suo esatto contrario: 


Quando si ha modo di indagare al di sotto della superficie apparentemente granitica delle difese psichiche si scopre un mondo di fragilità e di insicurezze. 

Ciò che abbiamo descritto come processo individuale può coinvolgere anche la diade genitore-figlio, ad esempio la coppia madre-bambino dove l'attenzione estrema alla dieta e alla qualità dei cibi maschera e copre problematiche profonde del genitore, che esita molto spesso in un rapporto sadico aggressivo e controllante, distante, come invece vorrebbe far credere, dal reale bisogno del figlio. Per intenderci.. non è negando una merendina confezionata che si diventa una buona madre, anzi.. potremmo dire il contrario. 

Infine l'ortoressia può essere vista anche come un fenomeno esteso a livello sociale, un tratto che sembra descrivere la tendenza del momento, testimone ne è il mercato del biologico vero o finto che sia, l'aumento di vegani e vegetariani***, l'aumento di richieste di consulenze al nutrizionista, fenomeni esplosi negli ultimi anni. Sorvoliamo sulla presunta superiorità morale di chi non mangia carne o pesce e a cui ha già risposto la saggezza di Snoopy: quello che cerchi è dentro di te.. non nel frigorifero!



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(A corollario di tutto permettetemi un vezzo, un piccolo approfondimento su una materia di cui sono grande cultore, l'evoluzionismo e la paleoantropologia: l'evoluzione filogenetica del genere homo, in particolare i processi di ominazione ('lacquisizione di caratteristiche sempre più umane) e di encefalizzazione (l'accrescimento delle dimensioni del cervello), sono stati resi possibili grazie al fatto che i nostri antenati, ad esempio le australopitecine, ma forse anche prima, a un certo punto hanno cominciato a cibarsi di carogne, quindi di carne, in particolare di midollo che essi riuscivano ad estrarre grazie all'uso di rudimentali utensili in pietra in grado di frantumare le ossa, un prezioso nutriente a cui gli altri animali non riuscivano ad accedere. Da qui in poi si andò verso una differenziazione sempre maggiore tra primati ruminatori che passano gran parte della vita a masticare (i grandi masticatori progenitori di alcune delle attuali scimmie antropomorfe) e genere homo, i primi con forti mascelle, i secondi con capacità intellettive e tecniche superiori.